Si tratta di una costante attività di monitoraggio resa possibile da un sistema di telecamere che individuano un principio d’incendio, inviano dati e coordinate alla rete permettendo di intervenire e spegnerlo alquanto rapidamente. Ogni telecamera controlla dai trenta ai quarantamila ettari di territorio ed il sistema rileva la presenza del fuoco fino a venti chilometri di distanza prima che questo arrivi alla cima degli alberi.
Arrestare il dilagare degli incendi in questa stagione è possibile grazie ad un sistema tecnologico tanto efficace quanto semplice: il telerilevamento. Se si interviene sul nascere di un focolaio questo può essere spento in dieci/quindici minuti.
Un’azienda sarda (Teletron Euroricerche srl; amministratore e direttore tecnico Giorgio Pelosio) ha inventato e testato il sistema proprio in Sardegna, con ottimi risultati già nel lontano 1985; è stato utilizzato fino al 2005 con una diminuzione dell’85% di superficie boschiva danneggiata dal fuoco. Da allora non si è mai parlato adeguatamente e approfonditamente di questa tecnica, né da parte dei mass media che preferiscono il clamore della tragedia all’utilità della prevenzione, né da parte dei politici amministratori del settore, né da parte di Enti, Istituzioni ed Associazioni che dovrebbero occuparsi di tutela ambientale.
Utilizzando la tecnica del telerilevamento su tutto il territorio nazionale si avrebbe un ammortamento dei costi nel medio periodo molto più vantaggioso ed efficace delle ormai palesemente inutili campagne antincendio il cui costo va a sommarsi a quelli sostenuti per gli interventi di spegnimento, al danno inestimabile all’ambiente e, per logica conseguenza, alla salute. D’altronde in Spagna, Grecia, Portogallo ed in alcune regioni italiane come Calabria, Puglia, Basilicata, Piemonte, Toscana e Lazio il telerilevamento è già diffuso ma non in maniera capillare come sarebbe auspicabile per ottenere il massimo risultato.
Quello che ci viene proposto ogni anno come un fenomeno inarrestabile o una piaga inevitabile sembra avere invece una semplicissima soluzione sviluppata in Italia, applicata in Italia, esportata dall’Italia ma poi inspiegabilmente o forse intenzionalmente trascurata.