La floriterapia è un sistema di cure naturali utilizzato per il riequilibrio emozionale; rappresenta un modello di medicina olistica nel senso più elevato del termine considerando la salute e la malattia il risultato rispettivamente dell’armonia e dello squilibrio tra Corpo, Psiche e Spirito.
Ha guadagnato, nell’ambito del ripristino della salute e dei disturbi di origine psico-somatica, un posto di rilievo in quanto fondata su presupposti che assegnano un ruolo attivo alla persona da curare, la quale prende coscienza della vera origine del suo problema che risiede sempre in una emozione squilibrata, repressa, ignorata. Per gli antichi erboristi le peculiarità di una pianta, come il luogo di origine, la forma, il gusto, il profumo ne indicavano il potere guaritivo (Dottrina delle Signature). Tale dottrina fu ripresa, esaminata e perfezionata dal dott. Bach (1886-1936): osservando e riflettendo sulle caratteristiche di alcuni fiori egli comprese che, la parte più delicata e sensibile di diverse piante (prevalentemente il fiore o il bocciolo), aveva la straordinaria capacità di agire sulle emozioni e sulle disarmonie dell’animo umano. Ad esempio, in fitoterapia il tarassaco viene utilizzato a livello fisico per il trattamento delle patologie epato-biliari ed è un fiore di colore giallo, colorito tipico dell’ittero e delle malattie del fegato; nella floriterapia di Bach la violetta d’acqua (Water Violet) è impiegata a livello emozionale per la risoluzione di problemi legati al desiderio di solitudine ed è un fiore che infatti cresce isolato.
Il contributo più importante che il dottor Bach ha fornito alla medicina non è rappresentato semplicemente dalla scoperta dei rimedi floreali ma dalla sua teoria sulla malattia, sulle sue origini e dal metodo di trattamento che ne deriva. Dopo la morte di Bach, nel campo della floriterapia, non fu condotta più alcuna ricerca, se non in pochi casi isolati. Si pensava infatti che Bach avesse descritto questi rimedi ed il processo di presa di coscienza dei vari squilibri emozionali, in maniera esaustiva. Oggi è dimostrato che il pioniere e "fondatore" della floriterapia non aveva preso in considerazione aree della sfera emotiva come la sessualità, l'abilità di comprensione, la comunicazione, la creatività tipicamente interessate negli squilibri della società moderna. Negli ultimi tempi la ricerca,in questa disciplina della medicina naturale, è notevolmente avanzata coinvolgendo operatori in varie parti del mondo e finalmente alle essenze floreali è stato riconosciuto il ruolo di rimedi dalle capacità e dai benefici sorprendenti. Sono state così formulate e prodotte essenze provenienti da diverse zone dando vita ai Fiori Australiani, ai Fiori Italiani, a quelli Californiani. La floriterapia agisce velocemente e profondamente, tuttavia è importante che la persona sia disposta ad intervenire su se stessa per migliorare la propria sfera emotiva e spirituale. Non fondamentale, in quanto non sarebbero spiegabili gli effetti positivi che si riscontrano nei bambini e persino negli animali.
La presa di coscienza funge da catalizzatore nell'efficacia di questi rimedi, è ovvio che non saranno le essenze a cambiare gli eventi (tra questi anche la malattia) bensì il comportamento che la persona assume nell'affrontarli; saranno un valido aiuto per ristabilire l'equilibrio, fare chiarezza, migliorare la qualità della vita ed intraprendere cambiamenti che si estenderanno anche al contesto in cui vive.
