L'auricoloterapia è un'arte medica che consiste nel curare stimolando punti ben precisi del padiglione auricolare. Anche per questo metodo di cura si riscontrano numerosi precedenti nell'antichità: una statuetta dell'epoca dei Ming riproduce un medico che infigge un ago nell'orecchio del paziente; nell'antico Egitto le donne, per non avere gravidanze si facevano pungere con un ferro sottile in un punto del padiglione auricolare, Ippocrate ha lasciato per iscritto quali sono i legami che collegano alcuni vasi retro auricolari all'impotenza.

Vi è comunque una notevole differenza fra questi collegamenti di punti e funzioni dell'orecchio e la moderna auricoloterapia, ormai riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come tecnica diagnostico-terapeutica.

È infatti il risultato di una serie di ricerche compiute da un medico francese, il dottor Paul Nogier. Nel 1950, egli dedicò la sua attenzione alle possibili proprietà terapeutiche nascoste nel padiglione auricolare quando notò una cicatrice da ustione sull'orecchio di una sua paziente.

Seppe da questa signora che le era rimasta dopo la cura della sciatica praticata da una guaritrice: le aveva cauterizzato con un ferro rovente la radice dell'antelice.

"L'orecchio è il luogo in cui tutti i meridiani si riuniscono" si legge in un testo moderno di agopuntura cinese (Kow Wen Pien) e Nogier approfondendo questa frase si convince che l'orecchio è un microcosmo in rapporto al macrocosmo rappresentato dal corpo umano.

È come una miniatura dell'essere umano, se lo si immagina come un bambino in posizione fetale: la sommità del padiglione (antelice) corrisponde alla zona lombosacrale, la parte media e inferiore al tratto toracico e cervicale, il lobo corrisponde alla testa.

Nogier amplia, nel corso degli anni, le correlazioni tra i vari organi e i diversi punti dell'orecchio e ne traccia una mappa, controllandone sperimentalmente l'esattezza sul padiglione auricolare dei suoi pazienti.

Nel 1990, un gruppo di lavoro riunito dall'OMS a Lione ha standardizzato la nomenclatura di 43 punti auricolari.

Ogni punto del corpo possiede una corrispondenza sull'orecchio, qui troviamo anche una zona destinata al trattamento delle cosiddette cicatrici psichiche per il riequilibrio completo dell'organismo (l'auricoloterapia non si occupa di problematiche mentali ad evoluzione psicotica).

Il principio su cui si basa la cura è estremamente semplice: la palpazione dell'orecchio (con un palpatore a pressione) a livello dei vari punti riflessi degli organi interni, risulta dolorosa quando l'organo correlato è in sofferenza; la sedazione di questi punti con dei metodi appropriati porta ad una cessazione del dolore e ad un progressivo miglioramento dello stato di salute.

Parliamo di punti a componente puramente nervosa (punti riflessi); il punto dell'orecchio diventa doloroso perché connesso ad una zona corporea attraverso l'intermediazione del sistema spinotalamico e reticolare.

Sull'orecchio troviamo anche dei punti a componente neuro-ormonale (complessi neurovascolari); questi sono evidenziabili con gli apparecchi elettrici da auricoloterapia a rilevazione differenziale, quando esistono dei disturbi funzionali periferici. Una volta evidenziati possono essere trattati con il laser.