Il piede ha una struttura molto complessa: è composto da 26 ossa e relative articolazioni, avvolte da legamenti estremamente solidi che mantengono saldamente legate le ossa stesse e ne permettono comunque il movimento. Queste formazioni di natura connettivale (aponeurosi) costituiscono la struttura del piede, perciò è facile comprendere come il perfetto assetto di questa struttura sia basilare per un buon funzionamento di tutto il sistema muscolare del corpo.

Ma anche spiegato in questi termini, il discorso sulla grande importanza del piede, non rende ancora una visione completa del suo ruolo nel benessere dell'organismo: il concetto è molto più complesso, i legami più intimi, i meccanismi più sottili.

Parlandone, apriremo il vastissimo capitolo della Riflessologia Plantare, una tecnica che si sta diffondendo sempre più e che ha conquistato anche ambienti che esulano dalla Medicina Naturale.

La professione del naturopata riflessologo richiede competenza e una profonda conoscenza del corpo umano e delle sue funzioni. La riflessologia del piede nasce da un'evoluzione storica che ebbe origine da forme di massaggio in uso presso popoli antichi, sembra che i cinesi la praticassero già 5000 anni fa.

Nel secolo scorso (1912) la pratica della riflessologia ricompare ad opera di un medico americano, W. Fitzgerald che ne fece oggetto di studio ed arrivò a realizzare una mappa dei punti riflessi sulla pianta del piede. Proseguì i suoi studi con la collaborazione di Eunice Ingham, la quale introdusse in seguito la riflessologia plantare in Europa.

Anche se esistono molte mappe delle zone di riflesso del piede, in tutte la localizzazione dei punti ha una sequenza che rispecchia la corrispondente collocazione degli organi nel corpo umano. Per semplificare la ricerca dei punti sono state tracciate tre linee immaginarie che suddividono il piede in quattro zone.

La prima linea del cingolo scapolare è tracciata alla base delle dita e si estende dall'alluce al quinto dito, al di sopra di questa linea troviamo tutte le zone che riguardano testa e collo. Tra questa linea e la seconda, detta margino-costale inferiore, sono collocati tutti gli organi del torace e della parte alta dell'addome.

La terza linea del cingolo pelvico congiunge i due malleoli e delimita la zona che interessa gli organi del basso addome mentre la parte sottostante, che coincide con il tallone, riflette gli arti inferiori. Il massaggio delle zone di riflesso del piede viene praticato con una tecnica peculiare che non prevede di operare degli sfregamenti o delle manipolazioni, ma di trasmettere degli impulsi brevi e ravvicinati che consentono di stabilire se le risposte dolorose partono dal piede stesso o dall'organo corrispondente.

Una volta accertato che vi è una sofferenza d'organo, il compito del riflessologo sarà quello di intervenire con un massaggio sulla zona, praticato con la pressione del pollice che dovrà avanzare con un movimento ritmico, simile a quello del lombrico. Questa tecnica può avere un effetto rilassante oppure tonificante ma pur sempre benefico in quanto ha il potere di riequilibrare quegli scompensi che spesso si creano nell'organismo e che si manifestano con disturbi di vario genere, compresi i disturbi metabolici e gli stati di alterazione emotiva. Per questo il trattamento riflessogeno non si limita mai alla stimolazione di una sola zona, ma coinvolgerà una precisa sequenza di punti riflessi in modo da ripristinare la funzionalità degli apparati coinvolti ma anche la rimozione di eventuali fattori psicosomatici.